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Andor è la prima serie Star Wars a non utilizzare la tecnologia del Volume ma solo set pratici

Come rivelato dallo showrunner e regista Tony Gilroy, la serie Andor sarà il primo prodotto seriale di Star Wars a non utilizzare la tecnologia del Volume.


Andor: niente Volume ma solo set pratici

Nella giornata di ieri è stato pubblicato il trailer ufficiale di Andor, la serie prequel di Rogue One – A Star Wars Story che narrerà le vicende di un giovane Cassian Andor e gli albori della Ribellione, e il nuovo poster ufficiale che potete vedere qui di seguito:

Andor, poster ufficiale

Come rivelato dal trailer, la premiere della serie non si terrà più il 31 agosto con due episodi ma verranno pubblicate ben 3 puntate assieme nella giornata del 21 settembre. Questo reinvio di 3 settimane potrebbe essere dovuto probabilmente al fatto di voler evitare un eccessivo accavallamento con la “concorrenza interna” di She-Hulk (la nuova serie dei Marvel Studios che debutterà il 17 agosto ma che sarà composta da 9 puntate finendo ad ottobre) ma soprattutto alla presenza di due serie importanti a livello di budget e pubblico come House of the Dragon e Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere che nel bene e nel male catalizzeranno gran parte dell’attenzione del pubblico da fine agosto ad inizio ottobre.

La prima, che debutterà il 21 agosto su HBOMax, nella settimana del debutto di Andor sarà arrivata esattamente a metà corsa con la sua quinta puntata su 10 mentre Rings of Power (che approderà su Amazon Prime Video il 2 settembre) sarà arrivata alla sua quinta o sesta puntata (su 8) in base a come Jeff Bezos & company decideranno di gestire la premiere della serie. Dato il reinvio al 21 settembre, è probabile che anche la seconda stagione di The Bad Batch (attualmente prevista per il 28 settembre) possa essere rimandata di qualche settimana e andare a coprire la parte finale dell’anno.

Date di uscita e trailer a parte, la rivista Empire ha intervistato lo showrunner Tony Gilroy e gli interpreti Diego Luna e Fiona Shaw (che nella serie veste i panni di Maarva), i quali hanno rivelato che Andor è stata la prima serie live-action ambientata nel mondo di Star Wars a non utilizzare la tecnologia del Volume (noto anche come Stagecraft) ma soltanto set pratici.

Andor, nuova immagine di Empire

Il Volume, la tecnologia che consiste in una serie di schermi LED curvi su cui si possono proiettare le scenografie cambiando in tempo reale angolature ed illuminazioni portando ad una maggiore immedesimazione degli attori, testato per la prima volta con The Mandalorian, ha fatto le fortune di quest’ultima ottenendo una resa visiva senza precedenti per il mondo delle serie tv, ed è stato poi utilizzato non solo per le altre serie Lucasfilm come The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi ma anche per alcune pellicole di casa Disney come Thor: Love and Thunder e Ant-man and the Wasp: Quantumania (dirette rispettivamente da Taika Waititi e Peyton Reed, i quali hanno lavorato col Volume proprio sul set di The Mandalorian).

Non di meno, l’utilizzo di set pratici permette a sua volta di ottenere un’immedesimazione migliore degli attori sul set poiché si ritrovano ad interagire con oggetti fisici, a discapito di budget leggerment più elevati e tempistiche più lunghe per le riprese (quelle di Andor sono durate, contando anche le interruzioni per via del covid, quasi 8 mesi). Nonostante ciò, l’utilizzo dei set fisici è una pratica che sta giustamente tornando nella mente dei creativi e dei filmmaker, dopo essersi accorti che una giusta combinazione di effetti pratici e cgi può portare a risultati visivamente accurati e di alto livello

E voi state attendendo Andor? Ditecelo nei commenti.

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